Gli Open Data sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare di citare la fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo. Il progetto Open Definition di Open Knowledge Foundation definisce gli Open Data «un contenuto o un dato si definisce aperto se chiunque è in grado di utilizzarlo, ri-utilizzarlo e ridistribuirlo, soggetto, al massimo, alla richiesta di attribuzione e condivisione allo stesso modo» Gli Open Data fanno di frequente riferimento a informazioni rappresentate in forma di database e riferite alla tematiche più disparate, ad esempio: cartografia, genetica, composti chimici, formule matematiche e scientifiche, dati medici e pratica, delle bioscienze, dati anagrafici, dati governativi della pubblica amministrazione, dati che derivano da soggetti pubblici acquisiti mediante ricerche o rilevazioni le più diverse, ecc. Tutto ciò che è connesso alla rete genera informazioni (data) la cui grande mole (big) può essere sfruttata per fare business analisys, ricerca e sviluppo, marketing, ecc. I Big Data sono definiti come “una raccolta di dati così grande e complessa da richiedere strumenti differenti da quelli tradizionali per essere analizzati e visualizzati” Le caratteristiche dei Big Data sono:
- Volume: capacità di acquisire, memorizzare ed accedere a grandi volumi di dati;
- Velocità: capacità di effettuare analisi dei dati in tempo reale o quasi;
- Varietà: riferita alle varie tipologie di dati, provenienti da fonti diverse.
Alcune tra le potenzialità derivanti dall’analisi degli Open Data e dei Big Data sono le seguenti:
- Personalizzazione massiva di servizi;
- Risposte più rapide ai trend di mercato;
- Identificare in tempo reale ottimizzazioni di costi;
- Decisioni più veloci ed accurate;
- Migliore ricerca e sviluppo con più enfasi sui sistemi complessi.
Per informazioni e preventivi engarm@engarm.it